venerdì 26 dicembre 2008

Restyling del sito



Galleria Roma
via Maestranza 110
96100 Sirausa
http://www.galleriaroma.it/

Il sito della Galleria Roma si è rinnovato nella grafica prestando attenzione a, velocità di caricamento e navigabilità

mercoledì 10 dicembre 2008

Natale in Galleria

Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa

"Natale in Galleria"
Collettiva dei soci dell'Associazione Culturale Nuova Galleria Roma
12/12/08 - 06/01/09

Come ogni anno si rinnova l'appuntamento con la collettiva di Natale riservata ai Soci dell'Associazione Culturale Nuova Galleria Roma. Opere di pittura di scultura e fotografia sono presenti in questa collettiva giunta alla quarta edizione. Con le loro opere gli artisti partecipanti hanno interpretato il significato più intimo e nascosto del Natale, opere dove la fede e la religiosità convivono nel miracolo della rivelazione e nella spiritualità dell’evento.



lunedì 24 novembre 2008

LA FOTOGRAFIA  DIGITALE  

Galleria Roma
via Maestranza110
Siracusa

LA FOTOGRAFIA DIGITALE
Il nuovo modo di produrre e gestire le immagini
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Un pomeriggio di conversazione sulla fotografia con Salvatore Zito, per tutti coloro che vogliono cominciare a capire ed operare con la fotografia digitale, a partire dalle nozioni di base di questo nuovo modo di gestire l’immagine fotografica, molto diverso dalla fotografia chimica della quale, comunque, si mantengono i fondamenti della ripresa e del linguaggio.
Verranno evidenziate le principali differenze con l’ormai remoto mondo della fotografia chimica o analogica, se vogliamo, per spaziare dalla nozione di immagine digitale, all’esame dei vari modelli di apparecchi fotografici digitali e quindi ai criteri che possono determinare la scelta per un eventuale acquisto. E ancora si parlerà delle tecniche base del fotoritocco, che vanno dalla regolazione della immagine, al lifting digitale, alla eliminazione degli occhi rossi, al montaggio di sfondi, cieli e quant’altro per giungere ai diversi modi di stampa digitale. Quest’incontro sulla fotografia digitale è rivolto a tutti, unico requisito, la voglia di “smanettare” sulle immagini e, ovviamente, di fare delle belle fotografie.

giovedì 13 novembre 2008

"ELEGIA CROMATICA E VISIVA NEL SUBLIME INCANTO DEL REALE"


Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa
Maria Teresa Asaro presenta:
"ELEGIA CROMATICA E VISIVA NEL SUBLIME INCANTO DEL REALE"
personale di pittura di Valentina Nicotra
sabato 15 Novembre ore 18,30
Armonia di accostamenti, senso di vita, di respiro e immediatezza, preziose pennellate, impulsi cromatici stupendi… l’impronta personale della giovane artista Valentina Nicotra si esprime attraverso ritmi e tonalità interpretati con un fascino tutto particolare, in un susseguirsi di riflessi che esprimono sentimenti e suggestioni generati da una verace e diretta assunzione del reale, ricreato e rimeditato nelle strutture formali e nella varietà dei cromatismi, fino ad acquisire una carica d’intensa, erompente vitalità. Perché, come sottolinea il filosofo Martin Heidegger, “ l’ opera d’arte è, sì, una cosa fabbricata, ma dice anche qualcos’altro oltre la pura cosa”, conduce ad altro, “ allo agoreuei”, dicono i Greci. L’ opera d’arte è dunque allegoria e contiene in sé il significato profondo che vuol comunicare al fruitore. E’ poesia, che dice senza dire.La fonte principale cui Valentina Nicotra attinge è la realtà, che per l’artista si rivela scaturigine sempre più feconda non solo e non tanto di temi, quanto innanzitutto di stimoli e invenzioni poetiche: i suoi dipinti risultano così piccoli poemi figurativi per quella carica di tensione e persuasione lirica che li pervade. Derivano da qui i principali presupposti che ne qualificano il vitale rapporto con la società e la terra cui appartiene. Protagonisti di buona parte dei suoi dipinti sono, difatti, proprio le vedute generalmente ispirate ai caratteri dei luoghi, per lo più familiari, che l’artista storicizza nei più pensosi o gioiosi momenti di quel loro divenire e trasformarsi nel tempo. Mi vien facile riferire alla sua pittura la famosa frase di Cézanne: “ Prima sentire, poi dipingere”. Da qui, la sottile e sentita poesia delle piccole e semplici cose offerte dal quotidiano, lo spettacolo sempre sorprendente della vita e della natura, la profonda intensità dei personaggi…Tutto concorre dunque a fermare di volta in volta gli estremi di una nuova e coinvolgente elegia visiva capace di suscitare sensazioni di serenità e di gioia.

Maria Teresa Asaro

martedì 4 novembre 2008

Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa

per i giovedì della galleria

ARTE E MATEMATICA
a cura di Salvatore Rapisarda
6- novembre ore 18,30

martedì 28 ottobre 2008

Eclisse di Maria Rotondo

Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa


ECLISSE

di Maria Rotondo
.....Si tratta di pittura surreale ed evocativa, elaborata con pennellate lunghe e indugianti sulla tela, in cui i contrasti cromatici stabiliscono, insieme alle linee ed ai volumi, un rigoroso equilibrio formale. Ma quella di Maria Rotondo é anche una pittura figurativa che riproduce paesaggi interiori: rappresentazioni dell'anima, evocazioni di vedute interne mosse, probabilmente, da una "necessità inferiore" di retaggio kandiskijano. In ciascuno di noi la realtà interiore é parallela a quella esteriore, la rappresentazione del mondo sensibile corrisponde alla raffigurazione animica, psicologica. Questi sono assunti cari all'autrice, che utilizza il medium pittorico per visualizzare sensazioni ed emozioni che abitano il proprio spirito, la propria anima, il proprio corpo.....

Salvo Sequenzia


Orario di Apertura: dal martedì alla domenica 17,00 - 20,30
Organizzazione e
Direzione Artistica: Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra
Ingresso Libero

Info:0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com
galleriaroma@alice.it
www.galleriaroma.it

domenica 26 ottobre 2008

Gli Ebrei a Siracusa dopo il 1492



Galleria Roma
via Maestranza 110

per i giovedì della galleria
Mariarosa Malesani
parlerà degli ebrei a Siracusa dopo il 1492
restare o andare? L'integrazione nella società siracusana- I lavori e i commerci di sempre, ma con nuovi nomi e cognomi......e altro
30/10
ore 18,30

domenica 19 ottobre 2008

Lucia Arsì recita l'Ode ad Afrodite di Saffo


Alla presenza di James Hillman
Lucia Arsì recita
l'Ode ad Afrodite di Saffo
Palazzo dei Duchi di Santo Stefano,

Taormina.
3 ottobre, h.17,00


3 ottobre 2008, h.17,00. In un pomeriggio senza ombra di pioggia, nel salone di rappresentanza del Palazzo Duchi di Santo Stefano, al centro di Taormina, si è discusso di Mito, di Emozioni, di Ombra e di Afrodite. Ad organizzare il Convegno è stato l’Istituto Mediterraneo di Psicologia Archetipica, di cui Hillman è Presidente onorario. E l’ospite era James Hillman.. Nel salone gotico, appena appena illuminato, strapieno di persone, con lo sguardo rivolto al tavolo ove sedeva, al centro, il Maestro per scrutare ogni piccolo segno ed elaborarne il significato, dato che la stragante maggioranza ha una specializzazione in psicanalisi. Avrei dovuto dare l’avvio al convegno con la lettura dell’Ode saffica, che da Luigi Turinese mi era stata richiesta. Imprevisti hanno determinato un ritardo di circa quindici minuti. Pazienza!. Il mio intervento passa alla seconda parte del programma. Le prime quattro relazioni, brevi e profonde, calmano la mia tensione dovuta la disguido. Il dott. Giuseppe Castagnola parla del mito…offre spazi, immagini sì da comprendere ogni angolo della psiche. Sull’archetipo messo in relazione al noumeno kantiano dice il dott. Salvo Pollicina, legando l’incoscio all’acqua e prosegue con Narciso, con la porta che immette all’Ade, rivelando che la sua porta, quella che lo immette nel profondo è la poesia. Ma cos’è l’Ombra? E’ la parte vive della personalità. Nella prima parte della nostra vita togliamo(ombra)per poi cercarla per integrarci. Quindi l’ombra è l’archetipo dell’anima. Antonella Russo parla di emozioni ed ancora Giusi Polizzi. Arriva il mio tempo. La mia occasione per trasmettere, particolarmente ad Hillman, l’anima di Saffo. La preghiera che la poetessa greca rivolge alla dea dell’amore. Il ritmo è ora calmo, invocativo, ora diventa narrativo,e si conclude con il responso della dea: chi fugge t’inseguirà, chi non ti fa doni, te li darà, chi non ti ama ti amerà. Vieni ancora una volta, siimi alleata, conclude l’orante. Ascoltare l’ode saffica ad Afrodite ha regalato attimi intensi di emozioni e di riflessione, corale la partecipazione e il plauso. Al punto che Hillman, nel foglio che riportava il testo greco ha scritto: A Lucia, figlia di Saffo.E’ la volta di Hillman. Ha letto la pagina iniziale del libro testé pubblicato: la giustizia di Afrodite. Si tratta di una preghiera da lui scritta nei confronti di Afrodite perché senza la sua presenza non ci può essere bellezza e giustizia. La conclusione di Hillman: la moralità senza bellezza immiserisce il cuore e la mente. E’ noiosa. E’ banale. Non ci afferra, non evoca la giustizia di cui si fa avvocata…
Si dà inizio agli interventi. E a proposito di giustizia, offro la mia riflessione. L’inno ad Afrodite di Omero. E rivivo la scena. Afrodite si presenta ad Anchise, in assoluto anonimato, asserendo che da Ermes ha ricevuto l’ordine di diventare sua sposa. Una notte splendida di amore. Il giorno dopo la dea si manifesta in tutta la sua bellezza. Anchise rimane perplesso. Afrodite lo rincuora: fai silenzio. Ma Anchise ,umano, troppo umano, non può. E, nell’ambito di una discussione con un amico a proposito della persona più bella, rivela che la più bella è Afrodite, dato che ha fatto esperienza personalmente. E Anchise paga. La giustizia della dea è totalizzante, perché il rapporto d’amore è totalizzante fra i due ed esige la profondità del Silenzio; la giustizia dell’uomo è relativa, non cosmica. Ancora una volta Hillman consente e risponde: grazie per il consiglio. Anche noi siracusani diamo contributi perché la cultura diventi seme e nutrimento benefico per tutti.
Quei prototipi, quegli universali fantastici di vichiana memoria, quei miti greci che dicono giustamente della Bellezza che sconvolge, docent.

domenica 28 settembre 2008

Artinsieme

Galleria Roma
Siracusa
Il 4 ottobre 2008 la Galleria Roma partecipa alla
QUARTA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
assieme ai Musei AMACI e 800 luoghi d'arte contemporanea aperti gratuitamente in tutta Italia
ARTINSIEME
20 artisti a confronto
collettiva d'arte aperta a forme d'arte pittorica, scultorea.
Amore per il bello, ricerca e creatività. Questi sono gli elementi che ispirano la mostra "Artinsieme" collettiva dei soci dell'Associazione Culturale Nuova Galleria Roma. Si esibiscono ben 20 artisti, soci gia' affermati e giovani promesse, uniti tutti da un'unica ardente passione e dalla voglia di confrontarsi, conoscersi ed arricchirsi di nuove esperienze, con molta semplicità i grandi e con tanto rispetto le nuove leve.
I pittori e scultori che esporranno le loro opere sono:
Alessi Laura, Azzaro Antonino, Bialecka Anna, Carbonaro Antonella, Cascieri Fiorella, Czogala Grazyna, Cristina Claudio,Elia Aurelio, Floriddia Angela, Floriddia Francesco, Gulino Maria Teresa, Implatini Teresa, Leanza Marisa,Li Puma Salvatore, Matera Angela, Morale Corrado, Nicotra Valentina,Nobile Francesca, Sanfilippo Elisabetta, Scarnato Benito.
Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560

"Galleria Roma" Arte ed Eventi a Siracusa: VITTORINI & QUASIMODO

"Galleria Roma" Arte ed Eventi a Siracusa: VITTORINI & QUASIMODO

giovedì 11 settembre 2008

Acquarelli di Grazyna Czogala

Grazyna Czogala "Acquarelli"
20-30 settembre

Galleria Roma via Maestranza 110 Siracusa

domenica 7 settembre 2008

Alta Tansione


Galleria Roma
via Maestranza 110
Costanza Messina presenta
ALTA TENSIONE
fotografie di Vincenzo Medica
6-16 Settembre 2008

terra campo elettromagnetico natura fonti atmosfera sole progresso tecnologia attività uomo inquinamento linee elettrodotto attrezzature antenne trasmittenti ponti radio emittenti televisione cellulari apparecchi casa città impianti antenne opinione pubblica effetti rischio individuo livello frequenza esposizione collocazione sorgente tempo salute termine acqua trasformatori corrente organismo intensità soglia sicurezza ricerca prova pericolo risposta limiti nesso Insorgenza

ALTA TENSIONE è occhio d’artista che guarda al presente senza cadere nel consenso silente a ciò che non va. Il nostro paesaggio [nel mondo in Europa in Italia in Sicilia davanti quasi ogni casa], rurale o urbano che sia, è sempre più abbrutito, troppo spesso avvilito, da interferenze visive sonore mentali, disturbi al senso etico/estetico del vivere.
Di energia oggi si fa un gran parlare, sull’indipendenza energetica ci si da un gran da fare – ma indipendenza di denari o persone? Quanto siamo liberi di scegliere? Quanto siamo liberi di sapere? Nell’intricarsi di cavi fili antenne, nell’aggrovigliarsi di leggi profitti silenzi, quali effetti si hanno veramente sulla salute psicofisica delle persone? A che rischi e che prezzi giochiamo? Chi e come disegna la cornice in cui si muove la nostra vita? Fin quanto si possono estendere sguardo sviluppo salute senza intralcio?
pericolo di folgorazione è voce d’artista che trasmette dichiara ammonisce denuncia reclama. Coglie un problema e lo fa protagonista. Cava dal grigio la nota di colore. Interpreta il reale maneggiando l’interferenza trasformando l’elemento che disturba sperimentando percezioni diverse e nuove opzioni.
In questa mostra di Vincenzo Medica, l’elettrosmog è un problema che parla da sé: ambiente d’incroci e passaggi materiali e idee visibili e non visibili energie. Che sia un orizzonte o uno scorcio, il genio segna il suo tratto – trasmettitori cavi tralicci (il progresso) / rosso giallo nero (l’artista) – per raggiungere e comunicare per connettere e condividere per produrre esistenze e profitti / per rappresentare emozioni generare energie leggere reinterpretare il reale – e lo skyline di luogo in luogo diventa altro: ora tratteggiato ora attraversato ora infranto ora nascosto / ed il dettaglio di una foto – luce oggetto tono prospettiva – è rimasticazione vitale è connessione futuribile è tensione e folgorazione di energie visioni possibilità. È voler affrontare un problema e farne una chance.
Costanza Messina
Direttore Artistico Festival del Paesaggio

sabato 6 settembre 2008

Alta Tensione

Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa
6 - 16 settenbre
“ALTA TENSIONE”
Mostra fotografica di Vincenzo Medica
Per Vincenzo Medica fotografare è condivisione di sensazioni è analizzare con lo sguardo di chi propone la realtà in un modo nuovo, di chi coglie l'attimo rendendolo eterno. E' recepire le energie emanate dai luoghi per trasmetterle all’osservatore.Alta tensione è la metafora dell’energia elettrica come forza vitale .Corrente tra i cavi, come sangue nelle vene. Generatori di energia come cuori pulsanti che incarnano l’assenza metafisica dell’uomo. Ci conduce tra grovigli di tralicci e grate di inferriate che scalano il cielo, in un'ascesa di sereni silenzi e di emozioni. Il rischio di folgorazione è un monito che irrompe all’improvviso, che rompe l'incanto per ricordarci la transitorietà. Una nuvola nera subito spazzata via dai colori. Cieli saturi d’amore esaltano una nuova estetica. Il rosso e il giallo, a stento contenuti all’interno della tela, sembrano andare oltre, attraversarci, ricaricandoci di energia, illuminando lo spazio attorno a noi. Le tonalità fredde ci avvolgono come un sonno rigenerante,accompagnano i nostri sogni sulle nuvole. Colori che fanno da sfondo, prevaricano, si scontrano, si armonizzano con l’immagine, fino a contenerla. Colori che raccontano l’uomo, che gridano la passione per la vita.
Salvatore Castellino
Vincenzo Medica

venerdì 18 luglio 2008

Fiore nel deserto

Galleria Roma
Siracusa

" Fiore nel deserto "
Pittura e Istallazione
di Ramzi Harrabi
19-29 luglio
Mostra personale di pittura dell'artista tunisino Ramzi Harrabi, oltre quindici tele e una istallazione dal titolo "La Barca della Morte" realizzata con i pezzi di un barcone che Harrabi ha recuperato dopo il naufragio, al largo delle coste siracusane. Per il suo impegno costante nella ricerca del dialogo interculturale Ramzi Harrabi, presidente della consulta degli immigrati, è candidato per il Premio Euromediterraneo organizzato dalla Fondazione Anna Lindh.

mercoledì 2 luglio 2008

"sirena di sicilia"

Omaggio a Rossana Maiorca
"sirena di sicilia"
ore 19,30 presentazione dell'opera scultorea di Pietro Marchese
ore 21,00 concerto eseguito da artisti lirici Sabato 5 luglio
Castello Maniace
Sala Federiciana - Siracusa
Una statua per ricordare Rossana Maiorca, la sfortunata primatista mondiale di immersione in apnea scomparsa pramaturamente nel gennaio del 2005. L’iniziativa, ideata da Cary Galeano dell’associazione Delphinus e intitolata “Sirena di Sicilia”, sarà presentata giovedì prossimo (3 luglio) con una conferenza stampa che si terrà alle 10,30 nella sala “Archimede” di via Minerva 5. Saranno presenti, oltre all’ideatore, il padre di Rossana, Enzo Maiorca, il sindaco Roberto Visentin, il presidente della Provincia, Nicola Bono, il comandante della Capitaneria di Porto, Antonino Munafò, la soprintendente ai Beni culturali, Mariella Muti, il presidente dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, Nuccio Romano, lo scultore Pietro Marchese, il critico d’arte Paolo Giansiracusa. La statua è stata realizzata anche grazie a un contributo del Comune, concesso alla fine del 2007 dalla precedente giunta. L’opera il prossimo settembre, dopo in periodo di esposizione, sarà collocata nei fondali della riserva del Plemmirio.

domenica 29 giugno 2008

Храм Афины

Храм Афины

Как план, так и фасад были канонического типа, с уменьшением величины боковых интерколумниев. Колонны слегка расширялись в центральной части (энтазис) и имели 20 каннелюр, в то время, как эхины капителей были немного сплюснуты (этот элемент позволяет датировать возраст колонн). Наос, не имевший внутренних опор, завершался опистодомом. – Желобки, по которым стекала дождевая вода, были выполнены в форме свирепых львиных морд, в то время, как позолоченный щит на восточном фронтоне (виа Рома) служил указателем для моряков, прибывавших или уезжавших из Сиракуз.

Перевод с итальянского Ольги Соловей


sabato 28 giugno 2008

Salvatore Zito e Fedrica pistritto

Salvatore Zito & Federica Pistritto in Concerto

venerdì 27 giugno 2008

Храм Афины

Храм Афины

Как план, так и фасад были канонического типа, с уменьшением величины боковых интерколумниев. Колонны слегка расширялись в центральной части (энтазис) и имели 20 каннелюр, в то время, как эхины капителей были немного сплюснуты (этот элемент позволяет датировать возраст колонн). Наос, не имевший внутренних опор, завершался опистодомом. – Желобки, по которым стекала дождевая вода, были выполнены в форме свирепых львиных морд, в то время, как позолоченный щит на восточном фронтоне (виа Рома) служил указателем для моряков, прибывавших или уезжавших из Сиракуз.

sabato 14 giugno 2008

Le morbide figure
di Gianfranco Bevilacqua
Gli scultori amano sfidare lo spazio; a volte lo chiudono dentro le forme e a volte lo allontanano, altre volte ancora lo spingono dentro i corpi fino a imprimere dinamismo alla materia. In ogni caso si dice che la scultura sia essenzialmente una forma chiusa o aperta nello spazio o, se preferite, uno spazio tagliato dalla materia.Gianfranco Bevilacqua conosce bene questo giuoco di vuoti e di pieni e imprime alle sue sculture una flessuosità e una morbidezza di linee che ci riportano da un lato alla scultura classica e dall’altro al dinamismo della concezione futurista.I corpi in movimento, le membra protese al cielo, i corpi allungati e vuoti, le vesti che si aprono in larghe pieghe che modellano le forme, tutto è mosso dall’aria che entra in queste sculture e pare che uno spirito creatore, soffio vento turbine, dia vita all’informe materia che si fa figura fluttuante nello spazio.Sono figure in creta monocroma, da 50 a 60 centimetri di altezza, di un marrone caldo, colore della terra, di una serena eleganza, belle da vedersi e da girare da tutte le parti. Sono generalmente corpi femminili, forse perché i nudi e i seminudi femminili meglio si prestano alla rappresentazione della linea morbida e flessuosa; e sono anche sculture originali, nuove nel panorama dell’arte della creta che siamo abituati a vedere.Bevilacqua ha realizzato anche cristi e presepi, cavalli e alberi, rocce e mantelli, oltre alle figure umane; in tutto l’artista vede movimento e azione. Bisogna dire che vi si trovano, in questa scultura, le grandi lezioni stilistiche del novecento: si è parlato di futurismo per la concezione stessa dell’opera ma come non vedere nelle forme ondose e ardite che si alzano nello spazio il disegno dell’arte concettuale e di quella astratta, o l’essenza stessa di un espressionismo che parte dall’incoscio e diventa rappresentazione del mondo onirico dell’artista?E come non rilevare lo stretto connubio che s’instaura fra materia, forma e messaggio in quelle statuine i cui corpi sono l’evoluzione stessa dei vestiti o viceversa, e la morbidezza della creta impasta con estrema libertà nature morte e vive, in un disegno fantastico di linee curve che aprono e chiudono intriganti spazi fra le forme circolari ?Bevilacqua è un poeta della creta e possiede uno stile maturo e armonico, fortemente espressivo e suggestivo. Egli teorizza la libertà assoluta della forma anche se condizionata dalla figura; ritiene che la realtà sia un continuum di forme che s’incastrano e si trasformano e che nulla abbia contorni definiti e netti; ci suggerisce un mondo di grande immaginazione, di fascinosi percorsi; crea suggestioni forti anche quando rappresenta figure dolorose e tenta una possibile poetica della bellezza. Tuttavia la lacerazione e il male fanno capolino da alcuni tagli misteriosi che di tanto in tanto feriscono le forme leggiadre e rompono l’armonia della circolarità che si stende sopra le figure. E l’immanente segno del dolore con il quale ogni cosa che vive deve confrontarsi.
Corrado Di Pietro

venerdì 13 giugno 2008

Римский амфитеатр


Римский амфитеатр
Жан Хёйль

Амфитеатр, план которого здесь представлен, равен по величине всем остальным амфитеатрам, известным в Италии и Франции. О его размерах я рассказал в 23-й главе. По размерам он соответствует катанскому амфитеатру. Большой диаметр насчитывает 222 фута, а малый 138 футов. Размеры точны. Я отдал распоряжение провести необходимые замеры, чтобы избежать ошибок. Размеры же катанского амфитеатра, наоборот, очень приблизительны. Сравнивая оба плана, я понимаю, что катанский вариант крупнее. Поскольку амфитеатр Катании представляет собой не архелогическую зону, а окружен домами и садами, я определил площадь арены, не видя точных границ, специально для того, чтобы не преуменьшить ее размеры. Напротив, за границы я принял стены боковых коридоров нижнего этажа, которые вели на арену. Так или иначе, катанский амфитеатр никак не может быть больше сиракузанского: последний имел такое количество ступеней, чтобы вместить соответствующее число зрителей катанского амфитеатра.
Судя по его нынешнему состоянию, можно было бы предположить, что он являлся конструкцией небольшого размера. Это сразу привлекло мое внимание; сначала я думал, что он представлял собой нечто вроде одеона, абсолютно круглого, сравнимого с катанским театром, но лучше изучив зону, благодаря высоте скалы С, обнаружил, что он поворачивается параллельно галерее и ступеням, при этом верхняя часть непрерывно наклонена, ступени удлинялись и вся конструкция довольно сильно поднималась. Если бы разрушенную часть этого здания можно было соединить с той, что сохранилась, нет сомнений, что амфитеатр Сиракузы сравнился бы по красоте с катанским.
Поскольку тут представлена только нижняя часть, т.е. самая узкая, то можно вообразить каким большим, высоким и величественным было все здание целиком (еще с 2-3 ярусами ступеней). Поскольку архитектура этой страны всегда выделялась своей красотой и торжественностью, не ошибемся, если предположим, что это здание было одним из самым неординарных из всех ранее постороенных. Чтобы лучше убедить читателя, в следующей главе я приглашаю сравнить размер этого плана от А до В с первым ярусом трибун театра; театр буквально вырастет перед вашими глазами, благодаря двум верхним ярусам, таким образом, вы сможете предствить все красоту и грандиозность амфитеатра.
Галерея D окружала все здание и представляла в проходах, т.е. боковых коридорах ЕЕ, ответвления для выхода на арену. Галерея была закрыта в зонах, обозначенных FF. Вокруг здания располагались помещения GG, куда можно было пройти из средней галереи. Эти помещения представляли собой магазины, где продавались различные товары, необходимые для представлений. Нет сомнений, что кроме обычных игр, проходивших во всех амфитеатрах, также устраивались водные игры и морские бои, подобные римским. Амфитеатр, выдолбленный в скале, легко заполнялся водой, превращаясь в озеро. Вода из акведуков поступала в верхнюю часть здания (акведуки обозначены буквой S) и доходила до амфитеатра, который располагался неподалеку.
Я не смог найти вход, который вел снаружи к окружной галерее, но убежден, что существовали по крайней мере два таких входа: один на юге (Н) и другой на западе (I), т.к. недалеко от арены, по направлению к югу, уровень земли понижается. Я заметил несколько углублений, которые навели меня на мысль, что в ходе дальнейших раскопок, можно отыскать два подземных входа в галерею. На плане отображено то, что мне удалось обнаружить, все остальное находится под руинами в результате обрушения свода.

mercoledì 30 aprile 2008

Nonsoloritratti

Filmato realizzato Da Salvotore Trommino per la Galleria Roma