venerdì 25 dicembre 2009

RIFLESSI D'AMORE


Domenica 27 dicembre alle ore 18,30 nei locali della Galleria Roma
di via Maestranza 110 Siracusa,
Tommaso Cimino presenterà il volume di poesie RIFLESSI D'AMORE di Amedeo Nicotra, interverrà Maria Teresa Asaro.
Durante la serata saranno recitate alcune poesie del libro


Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

Ingresso Libero


Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com

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domenica 20 dicembre 2009

COLLETTIVA DEI SOCI


MOSTRA COLLETTIVA

Come sempre Galleria Roma mette a disposizione dei soci il suo prestigioso spazio espositivo per la collettiva di fine anno.
Inaugurazione mercoledì 23 dicembre alle ore 18,30

artisti partecipanti:
Adorno Enrico, Alessi Laura, Accolla Salvatore, Bevilacqua Gianfranco, Benintende Nello, Bialecka Anna, Cassone Marika, Cozgala Grazyna, Cascieri Fiorella, Fortuna Rosario, Floriddia Angela, Floriddia Francesco, Giaracca Vittorio, Giardina Giuseppe, Garro Umberto, Li Puma Salvatore, Leanza Marisa, Nicotra Valentina, Nicotra Amedeo,Nobile Francesca, Nomiya Tomie ,Perticone Giacomo, Pugliara Palma, Salustro Maria, Scarnato Benito, Sanfilippo Elisabetta.
Organizzazione e Direzione Artistica: Corrado Brancato

Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

Ingresso Libero



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mercoledì 16 dicembre 2009

AREE PROTETTE DEL SIRACUSANO


Giovedì 17 dicembre 2009
AREE PROTETTE DEL SIRACUSANO
conferenza
Ore 18:30

Galleria Roma - Via delle Maestranze 110 Siracusa
Relatore Prof. Fabio Morreale
Presidente Natura Sicula onlus

Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

Ingresso Libero


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giovedì 10 dicembre 2009

PAESAGGIO IN-VASO


Sabato 12 dicembre alle ore 18,30 nei locali della GalleriaRoma Salvo Sequenzia presenta la mostra personale di Rosario Fortuna
PAESAGGIO IN-VASO

INVASI DA PROFUSA BELLEZZA

Appunti per una lettura della mostra Paesaggio invaso di Rosario Fortuna

Dalla Sicilia, da quella porzione separata e solitaria di mondo, Rosario Fortuna osserva e ricongiunge, attraverso una originale ed eccentrica vicenda artistica, «il tragico e lo stupendo del nostro essere non-essere qui sulla terra».
Un vero artista è sempre se stesso, ed è riconoscibile come tale; e, al contempo, è sempre diverso, in evoluzione, mai ripetitivo – viaggiatore, peregrinus alla strenua ricerca del segno e del senso – capace sempre di arricchirsi tentando nuove esperienze. Aprendo varchi.
La fisionomia artistica di Rosario Fortuna si caratterizza per tale dinamismo prepotente, oscillante di continuo tra il drammatico, l’ironico e il poetico.
La raccolta qui presentata – Paesaggio invaso - riguarda una parte dell'ultima produzione dell’artista.
L’artista qui abbraccia l'espressività più vitale nei suoi miti di paesaggi-simboli, attrattivi, stupefacenti, spiati come interiorità privilegiante dal senso imminente dell'accadimento. Dentro l'immensità naturale, feconda di processi metamorfici, di ritmi codificati in procedimenti costanti e sempre nuovi, presagiti, sbocciati in segreto, amplificati nella rivelazione epifanica, che nell'orchestrazione dei ritmi delle stagioni serba il leit-motiv di quel suono silenzioso e sottile rivelatore dello spirito che feconda tutte le esistenze, il pittore si ritrova visitatore e guida: la sua poesia impegna a non smemorarsi della vita.
Nella coerenza espressiva, mai messa da parte, possiamo identificare una vivace e variata evoluzione rispetto agli attributi primordiali della sua cifra stilistica, unita alla sperimentazione della pittura su superficie curva.
Una pittura eccentrica, “invasata”, quella che Rosario Fortuna dispiega nel suo ultimo ciclo pittorico.
Dalla penombra di questa pittura, dal suo cavo grembo, s'innalza la struttura sinuosa della forma, la materia fittile si fa malleabile nelle sue mani, e le sensazioni percettive di forme e cromìe conturbano, pronte a trarre la trama dei pensieri.........
Salvo Sequenzia

Orario di Apertura:
dal martedì alla domenica 17,00 - 20,30

Organizzazione e
Direzione Artistica: Corrado Brancato

Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

Ingresso Libero



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lunedì 30 novembre 2009

L'altro sole


La S.V. è invitata a partecipare alla presentazione della raccolta di racconti
L'altro Sole
di Turi Volanti

Edizioni Emanuele Romeo

Introduce: Sebastiano Amato
Interviene: Salvatore Failla
voce recitante: Michele Dell'Utri

saranno presenti l'autore e l'editore

venerdì 4 dicembre ore17,30
Sala conferenze di Palazzo Impellizzeri
via Maestranza 99 Siracusa


Leggere questa silloge di racconti equivale a fare un tuffo nel passato, aprire squarci di luce nella memoria e riportare a galla frammenti ancestrali di un tempo perduto. Turi Volanti ha una scrittura visiva, quasi cinematografica, non ricorre a orpelli ma racconta, racconta con grande capacità affabulatoria, estraendo flash back strappati ai suoi momenti di vita vissuta. A volte istintuali, altre irriverenti o animati da un carattere trasgressivo e visionario (Pantalica attraversata col trenino, sotto un cielo squassato da lampi e tuoni, metafora dell'inferno). Spesso Volanti si abbandona a ricordi lirici, estremamente suggestivi, che suscitano tenerezza: ...deduco che in vita sua non aveva mai sorriso. Non ha conosciuto la tenerezza e l'ironia del sorriso. Non sapeva sorridere, non ha mai saputo sorridere, e tantomeno ridere, mio padre. Ciò mi dice molto, mi fa riflettere, mi chiedo se può avere un uomo siffatto un viso di pietra e un cuore di fanciullo. Così ricordo, così l'ho sempre ricordato, così voglio ricordare, il mio burbero, collerico, tenerissimo padre......
Salvo Zappulla

sabato 28 novembre 2009

Michelangiolo

galleriaRoma
via Maestranza 110
Siracusa

Michelangiolo
tra poesia e letteratura


E’ il titolo della conversazione che si terrà Giovedì 3 Dicembre presso i locali della Galleria Roma di Siracusa al 110 di via Maestranza. Relatore dell’incontro sarà il Prof. Giovanni Ierna che svilupperà alcune problematiche inerenti alla personalità poetica di Michelangelo. Dopo un breve excursus sulla contrastata fortuna critica del sommo artista, si presenteranno alcuni testi tratti dalle Rime di Michelangelo.

Scheda tecnica

Oggetto: Incontro Culturale
Titolo:"Michelangiolo - tra poesia e letteratura"
Relatore: Giovanni Ierna
Presentazione: Salvatore Rapisarda
Luogo: via Maestranza 110 Siracusa
Data: 3 dicembre 2009
Ore: 18,30

Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

Ingresso Libero


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lunedì 23 novembre 2009

PUNTO DI VISTA


“Punto di vista” – Carte camoscio e plotter

Da padre in figlio. Attraverso le accurate immagini di Enzo e Alessandro Monica il racconto di un confronto generazionale sulla fotografia. Lo stile e la tecnica di due universi comunicativi separati solo dal tempo.

Due “generazioni a confronto” sul piano dello stile e della tecnica fotografica sviluppati nel segmento temporale che va dai primi anni ’70 ad oggi (ben quarant’anni di evoluzione della fotografia), le cui accelerazioni tecnologiche e sociali difficilmente lasciano intersecare i metodi e le motivazioni di due personalità creative formatesi rispettivamente all’inizio e alla fine di questo periodo. Dal romantico linguaggio in bianco e nero in stile Cartier Bresson e quindi dei pionieri del reportage, alla fotografia digitale globalizzata ed esentata dai limiti della chimica, della tecnica e dei supporti.

Sabato 28 novembre 2009 alle ore 18,30 si inaugurerà presso la Galleria Roma di via Maestranza 110 la mostra di fotografia di Enzo e Alessandro Monica, rispettivamente padre e figlio, accomunati in quest’occasione dalla contemporanea presenza dei loro scatti fotografici sulle pareti di uno spazio espositivo.

Oggetto: Mostra fotografica
Titolo:"Punto di Vista "
Autori: Enzo e Alessandro Monica
Presentazione: Salvatore Zito
Luogo: via Maestranza 110 Siracusa
Data: 28 novembre 8 dicembre 2009
Inaugurazione: 28 novembre 2009 ore: 18,30
Orario di Apertura:
dal martedì alla domenica 17,30 - 20,30

Organizzazione e
Direzione Artistica: Corrado Brancato

Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

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sabato 21 novembre 2009

ARTE EMATEMATICA


Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria

arte e matematica
a cura di: Salvatore Rapisarda


Giovedì 26 novembre alle ore 18,30 presso i locali della Galleria Roma quarto ed ultimo incontro sul tema "ARTE E MATEMATICA " a cura dell'architetto Salvatore Rapisarda.

Direzione: Luigi Amato
Organizzazione: Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

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giovedì 19 novembre 2009

COLLETTIVA DI PITTURA



Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
COLLETTIVA DI PITTURA
18/26 novembre
Organizzazione e
Direzione Artistica: Corrado Brancato

Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

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domenica 15 novembre 2009

Salvatore Di Pietro il dialetto siciliano




Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria
Salvatore Di Pietro il dialetto siciliano
a cura di Corrado Di Pietro
19 novembre ore 18,30
Il primo ciclo di ‘lezioni poetiche’ indetto dalla nostra Galleria si conclude con una lezione di Corrado Di Pietro su uno dei più illustri poeti siciliani del secondo novecento: Salvatore Di Pietro (Pachino 1906 – Viterbo 1990).
« … Il primo, originario principio della ricerca poetica e morale di Salvatore Di Pietro sta proprio nella relazione fra l’uomo e la natura, fra l’idea e l’universo, fra la morte dell’uomo e il divenire del creato. È il primo più naturale atteggiamento religioso del poeta pachinese.
In questa dialettica solo apparentemente fantastica o metafisica dell’uomo con la natura si svolge una poetica che oscilla fra un realismo d’impronta patriarcale e un impressionismo cromatico, reso sul filo di una emotività discreta ma appassionata e sentita. … Solo immergendosi nel reale e nel suo tempo il poeta ne comprende gli umori e i caratteri, li fa suoi e li dispone come tessere nel suo mosaico ideale dell’avventura umana.
Ecco alcune di queste tessere. La dimensione del lavoro e della fatica si carica della simbologia cristiana: la croce, la Trinità, l’ostia consacrata, i santi, la preghiera; la croce diventa aratro e misura della vita umana; la Trinità diventa il ciclo primario dell’esistenza; l’ostia è il pane santificato del lavoro, il santo è la proiezione della nostra fede; la preghiera infine è il palpito dell’universo che pulsa nell’uomo e nel creato.
L’insegnamento morale del Di Pietro scaturisce da una saggezza antica, dalla sapienza di un popolo, quello siciliano, che ha raggiunto, per le sue vicissitudine storiche, profondità di pensiero e ricchezza di immagini quasi bibliche.» (Corrado Di Pietro)

Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

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martedì 3 novembre 2009

Siracusa --- Arte - Cultura - Eventi: VISTI DA FRANÇOIS TRUFFAUT

Siracusa --- Arte - Cultura - Eventi: VISTI DA FRANÇOIS TRUFFAUT

VISTI DA FRANÇOIS TRUFFAUT





IL CINEMA PSICOPEDAGOGICO DI FRANÇOIS TRUFFAUT
Giovedì 5 novembre alle ore 18,30 presso i locali di Galleria Roma via Maestranza 110 Siracusa Francesco D'Isa parlerà di François Truffaut critico cinematografico.

François Truffaut manifesta un'attenzione analitica ai problemi - gioie e dolori - dell'età evolutiva sin dal suo cortometraggio, Les mistons, 1957, in cui - sono le sue parole - "mi ero reso conto che preferivo dirigere i ragazzi piuttosto che gli adulti". Più dolori che gioie - o comunque gioie molto latenti - che si traducono nel titolo italiano, "L'età difficile".
Nel corso dell'incontro saranno proiettati spezzoni di film, corredati da brevi interventi a commento, Agli intervenuti saranno distribuiti opuscoli concernenti i film in questione, che, sono in qualche modo inquadrabili nei gusti critici del regista francese François Truffaut, che nel corso degli anni cinquanta era un critico cinematografico.

Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

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venerdì 16 ottobre 2009

L'ineffabile staticità




Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa


Luigi Amato presenta
L'Ineffabile staticità
personale di pittura di Palmira Pugliara
17/27 ottobre


Sabato 17 Ottobre alle ore 1830, il professore Luigi Amato presenta la mostra personale di Palmira Pugliara

L’ineffabile staticità materia delle figure di Palma Pugliara ci collega in presa diretta con il mondo post-globale, con la realtà incomprensibile di questi strani giorni dove i punti di riferimento tradizionali scompaiono e riaffiorano come fiumi carsici.
Materia che emerge dalla figura, realtà raffigurata e raffigurante, inquieta ed inquietante.
Il linguaggio pittorico dell’artista si dipana tra citazioni e lampi introspettivi in un crescendo di figure che affollano un universo parallelo specchio fedele delle crisi quotidiane individuali e collettive.
Antinomie e simboli risaltano dalla tela alla realtà bruciando ritmi e consuetudini, asserzioni e paradigmi, l’artista opera a dispetto di consuetudini e luoghi comuni.
E parla, arringa un pubblico disperso, dubbioso davanti all’arte contemporanea e agli avvenimenti.
Un tempo strano ci pervade, inutile e veloce, devastante ed onirico al tempo stesso.
Colori e materia, ritmo e sonno, figure fuori dal flusso del tempo che sconvolge ogni cosa, figure che dal passato si collocano in un futuro impossibile.
Assedio dell’anima provocato dal turbinio della vita contemporanea, chi può controllare che cosa.
Tutto accade.
A dispetto della volontà terrena che spesso autovanifica propositi e certezze.
Palma Pugliara trascina il fruitore in una dimensione parallela e complessa dove per un attimo i confini di realtà e sogno si dissolvono e le figure prendono parola.

Prof. Luigi Amato
Docente di Estetica Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria

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mercoledì 7 ottobre 2009

MATEMATICA E ARTE 3° incontro




MATEMATICA E ARTE 3° incontro
A cura di SALVATORE RAPISARDA

I rapporti tra la matematica e l'arte: opere famose che hanno preso spunto dalla matematica, opere di matematici e artisti, riflessioni su matematica e arte, dall'arte classica a quella moderna, considerazioni sui due processi di astrazione dell'uomo.
Se la matematica è un modo di scoprire e rappresentare la realtà attraverso un processo di astrazione dell'ordine immanente nella natura, per giungere ad una sua razionale rappresentazione, si può dire che si avvicina all'arte nel momento in cui diventa espressione del soggetto che ricostruisce la realtà secondo le sue intime leggi.
L'architetto Salvatore Rapisarda insegnante di Storia dell'arte nei licei, esporrà alcuni lineamenti concettuali e strumentali di questo atavico rapporto.
Un tentativo di confronto tra il mondo della scienza matematica e l'arte, tra rapporti di grandezze, edificazione architettonica e rappresentazione figurativa artistica.
L'esposizione vorrà sinteticamente affrontare alcuni elementi cognitivi attraverso l'evoluzione del pensiero matematico antico e moderno nelle varie applicazioni delle regole compositive.
Data: 8 ottobre 2009
Ore: 18,30

Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

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martedì 29 settembre 2009

 IL VERISMO PITTORICO DI LIDIA DE SANTIS




Sabato 3 ottobre alle ore 18,30 nei locali della Galleria Roma la prof.ssa prof. Maria Teresa Asaro presenta la mostra antologica di Lidia De Santis

IL VERISMO PITTORICO DI LIDIA DE SANTIS:
LA RIVELAZIONE DELL’INCONSCIO OTTICO
NELLA PROSPETTIVA DELL’EIDOLON PLATONICO,
IMMAGINE INTESA COME LOGICA DELLA VERITA’.

L’ingrediente primario della produzione artistica di Lidia De Santis è l’essenzialità formale e cromatica, da cui sgorgano sia significative e simboliche figurazioni, sia la complessità della ricostruzione sulla tela, ottenuta con dosati accostamenti tonali dei colori, che si smorzano o si rinvigoriscono nel netto stagliarsi dei soggetti rappresentati, invitando il fruitore ad uscire dalla monade circolare del proprio microcosmo e respirare gli spazi misurati dalla forma e dal colore…L’artista vuole in tal caso illustrare il perché ed il come la realtà può apparire. La rappresentazione pittorica risulta dunque concepita come visione universale che diventa interiorità dell’Io, del personale, dell’ideale, del teosofico, espressione del poliedrico mondo interiore dell’artista. E’ èidolon, termine greco impiegato da Platone per designare l’immagine intesa come logica della verità: dietro l’immagine si disvelano la verità delle cose e i dettagli o aspetti della loro bellezza e natura costitutiva, dando così forma ad un inconsapevolmente concreto “inconscio ottico”.
La De Santis riesce sapientemente a dar vita ad un nodo strutturale tra reale, rappresentato e simbolico, sfuggendo alla frantumazione immaginaria prodotta dalla cultura dominante e “forgiando”, a guisa del demiurgo platonico, la realtà materiale ed oggettiva di cui siamo elemento costitutivo. “L’arte che è cosa mentale”, scrive Leonardo, “è da noi intesa come cosa attraversata dal linguaggio: e la sua adesione al reale è l’elemento che resiste alla deriva immaginaria”.
Possiamo affermare, dunque, che nelle tele della De Santis c’è lo snodarsi di un linguaggio artistico che si pone in atteggiamento di ascolto del Sé per meglio rappresentare un magistrale verismo pittorico racchiudente motivi visivi e razionali. Non passa inosservata la trasposizione delle forme e dei colori in libertà di pensiero, grazie a cui lo spirito rinasce e trova la sua facoltà di espressione, trasformando i simboli in messaggi. Spirito e Natura hegelianamente si identificano, il finito diventa infinito e si compie magicamente una ideale identificazione di artista e fruitore in una superiore unità metafisica, perché, come scrive Jacques Lacan,
“Il quadro, certo, è nel mio occhio. Ma io sono nel quadro”.
Maria Teresa Asaro

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domenica 20 settembre 2009

La Moda come parte integrante del costume, anzi, costume essa stessa



Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria
La Moda
a cura di Nando Risi

24 settembre ore 18,30
La Moda come parte integrante del costume, anzi, costume essa stessa
giovedì 24 settembre alle ore 18,30 presso i locali della galleriaRoma, il dott. Ferdinando Risi parlerà dell' evoluzione stilistica del costume e dell’abbigliamento a partire dai Sumeri fino ai giorni nostri.
"La storia di questo particolare fenomeno offre un punto di osservazione privilegiato per studiare la confluenza di molti elementi: l'intreccio continuo tra l'evolversi della storia delle idee e quella del pensiero economico; le relazioni tra i cambiamenti del gusto, analizzati in chiave antropologica, e l'incidenza del progresso scientifico; il meccanismo di influenza reciproca che caratterizza l'attuale rapporto tra mass media e consumatori. Protezione, pudore, ornamento sono le tre motivazioni principali del vestirsi che si inseriscono in un sistema formale di segni organizzato in funzione normativa. Primo tra tutti quello della differenza fra i generi (maschi e femmine), enfatizzato dalla componente erotica, con la sua carica esibizionista e il desiderio di piacere. Il carattere di trasgressione ostentata, fondamentale nella manifestazione dei fenomeni di moda, trascina una carica di invito sessuale che travalica la semplice caratterizzazione di genere tipica dell'abbigliamento".

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venerdì 4 settembre 2009

EBRAISMO e nutrizione




Giovedì 10 settembre alle ore 18,30 presso i locali della Galleria Roma di Siracusa, il Prof. Stefano di Mauro rabbino capo della comunità ebraica di Siracusa, parlerà su:
EBRAISMO e nutrizione

Il prof. Di Mauro dopo aver approfondito alcuni punti dei principi dell'Ebraismo, parlerà della Nutrizione e delle regole per gli alimenti della Cucina Ebraica.
La parola ebraica “Casher” indica il cibo conforme alle norme alimentari ebraiche.
Casherut (in ebraico כשרות, letteralmente adeguatezza) indica, nell'accezione comune, l'idoneità di un cibo ad essere consumato da un ebreo, in accordo alle regole alimentari della religione ebraica stabilite nella Torah, interpretate dall'esegesi nel Talmud e codificate nello Shulchan Aruch. Il cibo che risponde ai requisiti di casherut è definito casher (in ebraico כשר, letteralmente adatto). A causa della ricchezza delle leggi e della casistica corrispondente, per preparare un pasto Casher è necessaria una grande dimestichezza con le varie regole: è il motivo per il quale nei ristoranti Casher e negli stabilimenti industriali Casher si trova un sorvegliante (detto Shomèr o Mashghìach) che ha il compito di vegliare al loro rispetto a garantire al consumatore la Casherut del cibo.
Certi quadrupedi, uccelli e pesci sono proibiti e non si possono mangiare nello stesso momento cibi a base di carne con cibi a base di latte.

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giovedì 27 agosto 2009

L’identità nazionale nel XXI secolo




Martedì 8 Settembre alle ore 18,30 presso la Galleria Roma di Via Maestranza a Siracusa si terrà la conferenza L’identità nazionale nel XXI secolo. I relatori saranno il prof. Luigi Amato docente ordinario di Estetica e presidente del Limes Club Siracusa e il dott. Fabrizio Maronta giornalista della redazione di Limes e di Repubblica. Coordinerà Claudio Dipietro segretario del Limes Club Siracusa. Nella data fortemente simbolica dell’otto settembre i relatori tenteranno un ragionamento sull’identità nazionale ormai rinata e consolidata che si misura non solo con le problematiche esterne come immigrazione e globalizzazione, ma anche con quelle interne come localismi, regionalismi e rinascenti separatismi. La discussione vuole superare i luoghi comuni di un passato finalmente in via di superamento e cerca di guardare finalmente al futuro, al ruolo dell’Italia in un scenario internazionale in continuo mutamento.

Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

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venerdì 7 agosto 2009

I Pittori di Pachino



Cortili di piazza Regina Margherita
Marzamemi

I Pittori di Pachino
mostra collettiva

8 - 23 agosto
Un tuffo nel passato, ricco di suggestioni e di ricordi, un andare con la memoria nella storia della pittura espressa da una valida schiera di artisti, che si sono emozionati nel vedere gli scorci e i colori di questo stu-pendo angolo di paradiso terrestre incastonato fra lo Jonio ed il Mediterraneo, che vide anche il peregrinare di Ulisse, nell'ansia del cercare, di scoprire, di capire, di creare.
Non si può rimanere insensibili a tanta bellezza, cantata con versi colorati, dipinta con liriche pennellate da Barone, Brancato, Calì, De Luca, Di Frenna, Dugo, Jurato, Mallia, Micalef Napolitano, Rabito, Russi, Santuccio, dei quali, nel tempo, mi sono occupato nei miei cenni critici, sempre rivolti alla promozione della nostra cultura.
Ed ecco apparire sul max-schermo del tempo il Circolo artistico, coi primi timidi ma già preziosi tentativi di cimentarsi nell'arte, le grandi estemporanee, delle quali nume tutelare fu l'eclettico maestro Tano Fortuna, l'umbratile Portico,cenacolo di artisti che durò molte stagioni lasciando il segno il Gruppo 6, che ebbe il merito di andare ben oltre la provincia nella proposta di un originale e originario messaggio culturale di ampio respiro, le mostre, i convegni organizzati sotto l'egida della Biblioteca Comunale per la quale si spese non poco ( non sempre degnamente ricordato ...) l'infaticabile Prof. Francesco Mizzi, che non solo a me e rimasto caro nell'anima.
Si, un tuffo nel passato la collettiva della Balata , ma anche uno splendido presente, sia pure con qualche chioma bianca, che è segno di saggezza, perche gli artisti di una volta sono ancora ragazzi nel profondo del loro essere, che ancora hanno tanto da raccontare con le loro tele fra cielo, mare e vecchi carrubi piegati dagli umori del vento. Scrivo queste brevi note affacciato sul verde Jonio mentre il sereno mareggiare gioca coi raggi del sole e intorno slargano bionde arene con in lontananza la corona degli Iblei che sfumano nella luce da poco nata del mattino.
E'questo lo scenario che commuove e muove a cantare, a dipingere, a sognare... Un tuffo nel passato, un evidente presente, una proposta per il futuro: I'Arte, quella con la A maiuscola, e nardo prezioso e profumato dello Spirito, che e eterno, perché soffio vitale di Dio.

Salvatore Cagliola

venerdì 10 luglio 2009

Mirage




Mirage
di Ramzi Harrabi

Anche quest'anno La Galleria Roma dedica al mondo arabo una serie di manifestazioni per far conoscere questa antica cultura che tanto ha dato a noi siciliani.

Sabato 11 luglio ore 18,30 inaugurazione della mostra di disegni calligrafici del pittore Ramzi Harrabi

Martedì 14 luglio ore 19,00 serata dedicata alla poesia araba

Giovedì 16 luglio ore 19,00 workshop di varie tecniche aperto ad artisti e amanti dell'arte

Venerdì 18 luglio ore 19,00 proiezione del film documentario diretto da Ramzi Harrabi " MIRAGE"


Ramzi Harrabi vive da diversi anni a Siracusa e lavora presso The Mediterranean Center for Arts and Sciences come docente d'arabo.
L'artista arabo, dopo numerose apparizioni a livello regionale, come il Festival Sonica (PA)con la band Catanese IPercussonici, MedFest (Buccheri), Festival del Mediterraneo (Pozzallo) ed il ComPa di Bologna (rappresentando la Provincia di Siracusa) Caltagirone (Museo civico), Catania (cortile platamone).
A lui e stato affidato l'incarico di ricevere la nave della pace a Siracusa con la partecipazione dell'Istituto Internazionale del Teatro. Dal giorno in cui è iniziata la guerra in Iraq I'artista tunisino partecipa in tante manifestazioni come cantante, come poeta e come pittore ma anche come semplice extracomunitario che cerca d'essere ascoltato. Ramzi ha organizzato incontri con artisti di altre culture ed altre nazione, favorendo la cultura del dialogo e tutto questo è sfociato nei due musical scritti e diretto da lui ''L'Arabia confusa " e" Identità di Siracusa".
Ha inoltre diretto sulle scalinate del Duomo di Siracusa con musicisti di tutti i continenti il concerto dell' 11 settembre 2004 e pure il concerto internazionale per la pace il 19 marzo 2005(ethnic feeling), in ricordo delle vittime del terrorismo e della guerra. A proposito di pace, Ramzi a partecipato al concerto “Voglia di Pace” insieme al soprano Katia Ricciarelli, al Teatro Odeon di Lentini(sr), dove ha fatto 2 duetti insieme al soprano e in più un suo repertorio.
nel 2004 vieni segnalato come poeta nel concorso nazionale di poesia araba nel 2006 ricevi il secondo premio europeo al Tindari european festival
nel 2008 vieni premiato con menzione speciale nel premio euro mediterraneo per il dialogo interculturale .

Oggetto: Settimana della Cultura Araba
Titolo:"Mirage "
Autore: Ramzi Harrabi
Luogo: via Maestranza 110 Siracusa
Data: 11-21 luglio 2009
Inaugurazione: 11 luglio 2009 ore: 18,30
Orario di Apertura:
dal martedì alla domenica 17,30 - 20,30

Organizzazione e
Direzione Artistica: Corrado Brancato

Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

Ingresso Libero



Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com

domenica 14 giugno 2009

I PRINCIPI DELL'EBRAISMO



Mercoledì 17 giugno alle ore 18,30 presso i locali della Galleria Roma di Siracusa , il Prof. Stefano di Mauro rabbino capo della comunità ebraica di Siracusa, parlerà su:
I PRINCIPI DELL'EBRAISMO


Il prof. Di Mauro dopo aver tracciato una breve storia dell'ebraismo, parlerà dei principi dell'Ebraismo, degli oggetti liturgici e culturali più importanti della religione ebraica ( Menorah, Mezuzzah, kippah,Tallèd,Hanukkiah,Maghen David, ) parlerà quindi del principio fondamentale sul quale poggia la religione ebraica, cioè, la credenza in un solo Dio che - dopo avere creato il mondo - si è manifestato agli uomini attraverso una Rivelazione, tramandata per mezzo dei Libri Sacri .
Un altro principio fondamentale, strettamente collegato al primo, è quello dell'Alleanza tra Dio e il popolo ebraico. Attraverso l'Alleanza, che in origine Dio strinse con Abramo, il popolo ebraico si impegnò a riconoscere Dio, a sostenere il suo progetto e a rispettare le sue Leggi. È tramite l'accettazione di questo patto che gli ebrei si riconobbero come il "popolo eletto": ciò non significa che gli ebrei si aspettino di ricevere particolari privilegi da Dio, o che si sentano migliori degli altri popoli, bensì che ritengono di essere stati designati da Dio per testimoniare agli altri - attraverso l'esempio delle loro azioni - la presenza di Dio sulla terra.
Si discuterà inoltre delle problematiche sempre più attuali, specie in questo periodo, relative al rapporto tra l'Ebraismo e le altre religioni ed il pregiudizio antiebraico.

«Il pregiudizio antiebraico è una delle più antiche e persistenti manifestazioni di intolleranza, che ha assunto la forma del razzismo nell’epoca moderna. Manifestazione tra le più virulente ed emblematiche: poiché l’essenza del razzismo consiste nel passare dalla critica (o dall’esaltazione) di aspetti contingenti o legati a singoli individui a un giudizio generale su un intero popolo, esso ha trovato alimento nell’imponente eredità di pregiudizi antiebraici accumulatisi nel corso dei secoli. All’accusa di deicidio rivolta al popolo ebraico si è sostituita quella di voler dominare il mondo attraverso il denaro, fino alla demonizzazione dello Stato d’Israele. Oggi il conflitto medio-orientale rappresenta la forma contemporanea in cui si ripropone una questione ebraica tuttora irrisolta. Essa ci riguarda tutti, come pietra di paragone dell’intolleranza circolante nella società».

(tratto dalla copertina del volume di Giorgio Israel: La questione ebraica oggi. Ed. Il Mulino , 2002)

Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato

Ingresso Libero


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martedì 9 giugno 2009

AVIDA MORS



Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
AVIDA MORS
Il cimitero monumentale di Milano.
fotografie di Mario Di Salvo

13 - 23 giugno


Il cimitero monumentale di Milano rivisitato dagli scatti del fotografo megarese Mario Di Salvo alla ricerca dell’immortalità dell’anima da cogliere nei segni lasciati sulle soglie dell’estrema dimora in un luogo dalle architetture eclettiche divenuto un modello dell’arte funeraria italiana.

(Salvatore Zito per Galleria Roma)
________________________________________________

Dal 13 al 23 giugno presso i locali di Galleria Roma in via Maestranza 110 a Siracusa si terrà la mostra del fotografo Mario Di Salvo, autentico cultore dell’immagine bidimensionale intesa come pura espressione di un’arte, quella della fotografia, in eterno confronto con le arti convenzionali. Per questa ennesima conferma che trascina la fotografia a piena forza nella sublime spiritualità artistica Mario Di Salvo ha scelto, non per snobismo, un territorio mai battuto dalle tempeste fotografiche e dalle grandinate devastanti di scatti qualunque, egli ha scelto il territorio delle estreme dimore, ossia quella parte della terra dei vivi in cui ogni uomo lascia lì, per sempre, l’ultimo segno del suo passaggio terreno.
Di Salvo spiega così il suo lavoro: “Decine e decine di opere fantastiche si intrecciano all’interno di un luogo dove la tristezza, la poesia, la fede, il dolore e la muta rassegnazione si fondono l’una con l’altra fino a formare un indivisibile amalgama, fatto di sentimenti colti nella loro quintessenza”.
Si può cogliere infatti da questo lavoro d’artista, oltre all’evidente forza espressiva, il senso stesso di quest’arte, difficilmente individuabile tra i luoghi comuni che alla fotografia vengono solitamente attribuiti. La fotografia muove le leve dell’inconscio per mezzo dei propri autori con lo stile e l’efficacia che non vanno ricercati nell’eccezionalità dei soggetti ripresi ma, al contrario, vanno perseguiti nella quotidianità ripresa dalla mente dell’artista straordinario.
Il cimitero monumentale di Milano è stato così il punto di partenza per un percorso di tenera poesia e anche di emozionante ironia attraverso la reinvenzione fotografica di un luogo già di per sé severo.
“Mi è piaciuto indagare su come lo scorrere del tempo, gli agenti atmosferici o l’azione dell’uomo, abbiamo in parte modificato il significato originario delle architetture stesse. Il mio interesse si è focalizzato su come il continuo interagire tra le pietre, l’uomo e la natura abbia dato e continui a dare vita a nuove, involontarie performances visive, ben lontane da ciò che gli autori avevano immaginato al tempo della realizzazione delle opere”.
La prospettiva poetica di questo autore, apparentemente lontano da coinvolgimenti emotivi , evolve piuttosto verso un itinerario immaginario dove quel che più conta non sono solo i veri e propri soggetti, i luoghi o “nonluoghi” ripresi, bensì la loro natura di “segno” tra i segni, di medium tra i media.

Per i cultori della buona fotografia è certamente una mostra da non perdere.
La presentazione è di Salvatore Zito alle 18 e 30 di sabato 13 giugno prossimo.

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lunedì 27 aprile 2009

CONVERSAZIONE DI GEOLOGIA




GIOVEDI' 30 APRILE 2009
CONVERSAZIONE DI GEOLOGIA
Ore 18:30
Galleria Roma -
Via Maestranza 110 Siracusa
relatore dott. Delio Mica, geologo

In questa breve conversazione il relatore intratterrà i presenti su argomenti di geologia generale su quella che è la costituzione dell'interno della Terra e sui meccanismi profondi che, secondo le moderne concezioni geodinamiche, determinano l'evoluzione della crosta terrestre con gli effetti, a volte devastanti, dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche.
Esporrà quindi, per grandi linee, la teoria della tettonica a zolle crostali dalle sue origini secondo le ipotesi della deriva dei continenti fino alle odierne conoscenze sulla situazione strutturale globale, dell'area mediterranea e, in particolare, dell' avampaese ibleo.
Concluderà trattando del rischio sismico e vulcanico soprattutto in Sicilia e nel meridione d'Italia.

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mercoledì 22 aprile 2009

" Canti popolari siciliani"



Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria
Canti Popolari Siciliani
a cura di Sebastiano Runza
con Massimo Campailla alla chitarra e Mariano Cultraro alle percussioni
23 aprile ore 18,30

Giovedì 23 aprile, presso i locali della Galleria Roma di via Maestranza 110 Siracusa, alle ore 18,30, Sebastiano Runza parlerà dei " Canti popolari siciliani"
L’importanza dello studio dei canti popolari sta principalmente nel fatto che si ha con esso un mezzo potente per conoscere i costumi e i sentimenti popolari.
La fonte prima e più copiosa della poesia popolare italiana è in Sicilia.
Cantava il popolo: “Cu’ voli puisia vegna ‘nSicilia, ca porta la bannera di vittoria; Canti e Canzuni nn’havi centu milia”.
Nel 200 nasce lo Strambotto, ma è fra il 500 e il 600 che si arriva alla produzione di “Canzuni”.
Fra la fine dell’800 e i primi del 900 abbiamo i maggiori raccoglitori di canti popolari: Pitrè, Vigo, Salomone-Marino, A.Uccello, C.Avolio, S.A.Guastella, T.Cannizzaro; così come alcuni musicisti li raccolsero e trascrissero musicalmente. Citiamo Francesco Paolo Frontini, Corrado Ferrara e Alberto Favara.
Caratteri emergenti del canto popolare siciliano.
Canti d’amore, lodi, dichiarazioni, desideri, saluti, promesse, serenate. Canti di gelosia, sconforto. Canti di abbandono, spartenza, lontananza, addio, sventura.
Canti di sdegno, corruccio, rimbrotti, ingiurie. Canti di lavoro. Canti di prigione e mafia. Ninne-nanne.

Fra tutti prevalgono i canti d’Amore:

La rosa ca mi rasti, ancora ll’haju,
‘Mpettu la tegnu, ‘ncostu l’arma mia,
Iu mi la portu appressu unni va’ vaju,
Mi fa passari la me’ fantasia.
Ri dàlla a nautru amanti nun m’assaju;
Mancu pi milli scudi lu farria.
Ca tantu è ranni l’amuri ca t’haju,
Ca ciauru la rosa, e penzu a tia.
 
Sebastiano Runza, accompagnato da Massimo Campailla alla chitarra e da Mariano Cultraro alle percussioni, eseguirà alcuni canti.

giovedì 16 aprile 2009

CAMBIARE MENTE





CAMBIARE MENTE

La nostra Terra, si sa, è stata baciata dalla fortuna della storia: le origini del mondo l’abitarono per prima, estro e intelligenza la ricamarono con rispetto. Terra di dotazione naturale già strabiliante, Terra così ricca di specie e bellezza da suscitar attenzione e imbarazzo, Terra che ha incuriosito, spronato, nutrito anime e corpi di ogni d’ove che l’amarono al solo eco di meraviglia.
E perché noi non l’amiamo? Perché la fortunata sorte si è persa nel tempo? Perché le generazioni a seguire, figlie di un secolo passato che conosciamo bene, spezzarono il filo della memoria quasi fossero catene? È una strana storia questa, fin’ora non del tutto approfondita e compresa, di come ad un certo punto la bellezza si fermò, di come l’intelligenza venne a mancare, e così la sapienza, il rispetto, la memoria, l’umiltà.
Gli anni dello sviluppo siracusano, come di altri un tempo delicati territori di Sicilia, rimangono oscuri nelle motivazioni, nelle volontà, negli interessi e nei poteri che ne determinarono le sorti. Oscuri i protagonisti, oscuro il ‘come’ – com’è potuto accadere? – sotto gli occhi di popoli interi, contro le logiche più elementari, senza alcuna remora e alla luce del sole, la bellezza, e prima ancora la dignità, fu tacitamente messa al bando.
Il popolo erede di sapienze antiche, culla della civiltà e ingegno d’occidente, ha d’un tratto dimenticato se stesso (come un vagabondo la famiglia), ha venduto, svenduto, demolito, sventrato, svilito il passato e perso in un colpo solo il futuro.
Quanta consapevolezza c’è di questo? Quanta e di chi la responsabilità? Quante persone sanno? Quante vogliono sapere o fingono di non sapere? E perché?
A chi i malsani frutti di questo raccolto?
La zona industriale di Siracusa, che è obbrobrio ambientale, sociale, culturale e umano, sorge laddove un tempo fu eretta l’antica Tapsos. Dove per primi, poco lontano da dove Orfeo approdò per raggiungere la Ninfa, i greci piantarono il primo seme d’occidente, luogo sacro a tutti noi e, si vorrebbe, ai siracusani per primi, luogo profanato da chi avrebbe dovuto gelosamente custodirlo.
È un mistero quello di Sicilia: Tapsos, Termini Imerese, Megara Iblea, i luoghi dove nacque la nostra primigenia storia, sono oggi traino dello ‘sviluppo d’Italia’, poli industriali di primario ‘interesse nazionale’, luoghi non-luoghi sfruttati all’inverosimile per offrire energia ad un Paese che dalla Sicilia ha sempre avuto troppo e che ancora chiede, tra pale eoliche, rigassificatori, impianti termici e solari, di Dare.
Senza una logica, senza un ragionevole motivo, senza un partecipato beneficio, senza autorevole autonomia. Mentre la nostra gente, in questi posti sacri che oggi nessuno conosce e vuole, vive e sopravvive senza bellezza né identità.
Ma è cosa da tacere o, tutt’al più, ricordare tra pochi sottovoce – come di consueto ecco una nuova ricorrenza e la città nasconde gli obbrobri e si para a festa.
Costanza Messina

lunedì 13 aprile 2009

SIRACUSA. VICINA AL G8, LONTANA ALL'AMBIENTE




MARTEDI' 21 APRILE 2009
SIRACUSA. VICINA AL G8, LONTANA ALL'AMBIENTE
conferenza
Ore 18:30 Galleria Roma - Via delle Maestranze 110 Siracusa
Relatore Prof. Fabio Morreale
Presidente Natura Sicula onlus

Questi sono i crediti con cui Siracusa si presenterà ai ministri dell'ambiente dei 18 paesi più sviluppati del mondo e alla stampa internazionale.
Raccolta differenziata al 7%, in decrescita rispetto all'anno scorso. Verde pubblico pro-capite tra i più bassi a livello nazionale . Livelli di polveri sottili superati per 282 giorni nel 2008. Coste occupate da costruzioni abusive e da villaggi turistici. Fogne che scaricano direttamente a mare (Targia, Mazzarona, Canale Grimaldi). Discariche abusive anche in aree urbane come S. Panagia, Mazzarona, Pizzuta e Pantanelli. E, appena fuori porta, il polo industriale più grande d'Europa che con i suoi fumi toglie il respiro, il panorama e la salute ai siracusani.
Che Siracusa sia una città rispettosa dell'ambiente è possibile farlo credere agli illustri ospiti finchè non percorreranno strade fuori programma. Se avranno voglia di togliersi il paraocchi, li attende uno spettacolo da terzo mondo!!!

Fabio Morreale (Siracusa 1966), guida naturalistica siciliana e fotografo naturalista, si dedica da molti anni alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale della sua terra, la “regione iblea”. Mediante studi approfonditi, innumerevoli escursioni, pubblicazioni, conferenze e progetti di educazione ambientale, è diventato uno dei maggiori conoscitori del sud est siciliano, di cui possiede un vasto archivio fotografico utilizzato spesso per libri, calendari, siti web, giornali. Ha pubblicato studi sul carrubo, sugli aspetti naturalistici del Plemmirio, sull'impatto ambientale del petrolchimico siracusano, sulla vegetazione delle latomie e numerosi articoli su riviste e giornali. Ha eseguito e pubblicato il censimento degli alberi monumentali della provincia di Siracusa. È docente esterno di alcuni istituti scolastici e Presidente dell'associazione naturalistica e culturale "Natura Sicula onlus".

giovedì 9 aprile 2009

lunedì 6 aprile 2009

I riti e i simboli della Pasqua tra fede e folklore


Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria
I riti e i simboli della Pasqua tra fede e folklore
a cura di Mariarosa Malesani
giovedì 9 aprile

I riti e i simboli della Pasqua tra fede e folklore
a cura di Mariarosa Malesani
I rituali della Pasqua in Sicilia si presentano come una sequenza narrativa della commemorazione religiosa cristiana, ma anche richiamo ad una ritualità simbolica precristiana dove la parola Pasqua è sintesi di rinnovamento, di transito da una fase di morte della natura ad una fase di vita e di risveglio. Così è la morte e la resurrezione di Dio. Un esempio di tradizione pagana l'abbiamo nella esposizione dei "laureddi". Il ciclo della passione si esplica attraverso forme di drammatizzazione e teatralizzazione da cui emerge dominante il contenuto umano;così la nostra terra diventa un grande palcoscenico commovente e partecipato di scenografie che vanno dal dolore alla gioia della festa di resurrezione. Vedremo insieme le principali manifestazioni del siracusano e non.

Auguri


lunedì 30 marzo 2009

Ricordo Di Giovanni Migliara



Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria

Michele Romano ricorda
Giovanni Migliara
Giovedì 2 aprile ore 18,30

martedì 17 marzo 2009

Le risultanti innovative di A. Giudice alla Galleria Roma

Le risultanti innovative di A. Giudice alla Galleria Roma

Nei giorni scorsi si è conclusa la mostra dell’artista poliedrico Angelo Giudice, che ha visto un pubblico attento godere dell’ultima produzione artistica.É veramente stupefacente il modo con cui Giudice riesce a cambiare le tematiche, risultanti innovative delle sue ricerche continue nelle forme, nei colori e nelle rappresentazioni.Non a caso, nella mostra curata da Giacomo Perticone, che ha visto 61 artisti siracusani e non, esporre per “L’Arte di Donare”, nella quale gli artisti offrono una o più opere da donare per l’adozione di un bambino tramite i Salesiani di Milano, Angelo Giudice presenta delle sorprendenti novità di collages con colori sgargianti che, insieme ad un pass-partout azzurro carta da zucchero, colpisce l’emotività dei fruitori.
Così pure, nella mostra a titolo “Collages” presso la galleria Roma di via Maestranza, dove l’artista siracusano con la sua creatività, riesce a portare in auge trent’anni della storia dell’arte italiana con il Noveau Realism.L’artista, in modo seppur passionale, riesce ad esprimersi con una produzione di ricerca che, pur avendo un occhio particolareggiato per le opere di Mimmo Rotella, riesce ad evocare un mondo nascosto. Egli, spaziando tra le iconologie pubblicitarie, veicoli principali e privilegiati, crea delle composizioni nelle quali le scritte pubblicitarie oltre ad essere sempre uniche scritte, divengono anche macchie di colore che compositivamente e armonicamente si intrecciano nell’opera artistica di Angelo Giudice
.Siracusa, San Leandro, 27/02/2009
Umberto Mario Garro

sabato 21 febbraio 2009

X 1a GIOVINE ARTE CONTEMPORANEA



X 1a
GIOVINE ARTE CONTEMPORANEA 

Domenica 22 febbraio 2009 alle ore 18,30 [100 anni dopo il Futurismo] si inaugura alla Galleria Roma,in via della Maestranza 110 a Siracusa, un evento di giovani e SKIZZATI artisti del sud/est aretuseo [Avola-Noto]. Un trio maledetto [Giovanni Di Giovanni - Marco Santuccio - Marco Andolina] carico di creatività simbolica e cromatica, un misto tra Fauves-belve e metafisici, un ludico percorso di idee secondo i dettami iconografici del loro maestro Salvo Li Puma e curati dal critico Michele Romano. Un’idea che dall’I.S.A. di Noto si trasmuta in performance interattiva, una serata dove giovani realtà contemporanee esprimono e mostrano un linguaggio quasi intimo e personale, con tematiche surreali e fisiognomiche, una nuova sperimentazione dell’arte in itinere, quasi un rilancio della new generation aretusea.

Sebastiano Moscuzza per Angelo Giudice


mercoledì 18 febbraio 2009

Sebastiano Moscuzza per Angelo Giudice
Recensione della mostra personale di collages di Angelo GiudiceL’arte poliedrica che sta dentro l’artista Angelo Giudice si manifesta ancora una volta in questa mostra di collages che ha esposto in una sua mostra personale dal 7 al 17 febbraio 2009 alla galleria Roma di Siracusa, dove con profondità di pensiero esistenziale affronta le tematiche che l’uomo si pone dall’antichità ad oggi cercando di trovare la soluzione che possa dargli serenità e pace, ma alla purezza dello spirito si antepone il materialismo del corpo: vanità, cupidigia, avarizia, invidia ecc… all’essere si contrappone sempre l’apparire, al noi , l’egoismo dell’io. Tutto ciò Angelo Giudice lo esprime in queste opere recenti di collages.Nel collage “il futuro non è più quello di una volta”ci evidenzia come nel passato l’uomo creava arte sotto forma di piramidi, monumenti, opere artistiche da tramandare nei secoli. Oggi con il consumismo sfrenato che ci spinge a voler sempre di più di quello che abbiamo creiamo contemporaneamente miseria ai nostri simili producendo spazzatura micidiale nel mondo.In un altro collage ci mostra la bellezza e purezza del creato di cui facciamo parte intitolandolo “il paesaggio siamo noi” e ci indica come vivere nel rispetto della natura nella quale Dio ci ha inseriti e rispettandola avremmo trovato quell’immenso tesoro che cerchiamo inutilmente da sempre e che noi giornalmente sperperiamo ed addirittura distruggiamo.In un altro collage “Dalla parte dei sognatori” ci fa notare che la vita non è un sogno come dice Calderon dela Barca – al quale risponde con tono ammonitore Federico Garcìa Lorca “No es suegno la vida. Allerta.”. Infatti noi tutti vogliamo crearci il nostro laghetto, non sapendo che ci stiamo creando, così facendo, la nostra infelicità poiché volutamente ignoriamo che la nostra vita è come un fiume che scorre lentamente, quindi è un’impermanenza, invece noi andando contro natura vogliamo trasformarla in permanenza. Infatti come dice Angelo Giudice in questo collage “tutti i personaggi, credono di poter incasellare la complessità della vita in un modello, ma si ingannano, così il desiderio di trovare un senso ha per ognuno di loro conseguenze disastrose.”Un altro collage “Non puntare sul nero” ci conferma questo percorso errato dell’uomo e ci dice: “L’allegria fa da anestetico allo squallore degli incontri. E’ un mescolarsi di vite solitarie, una ricerca di consolazione in un panorama senza orizzonti”. Ancora Angelo Giudice ci fa riflettere facendoci fare un’analisi introspettiva e ci fa pensare che la più grande ricchezza al mondo è quella di saper vivere in armonia con se stessi.Infatti Orazio dice “Muta luogo, non animo , chi varca il mare” e Seneca conferma dicendo “E’ l’animo che devi mutare non il luogo”La mostra di Angelo giudice ci evidenzia il dualismo esistente nell’uomo cioè il materialismo del corpo e la spiritualità dell’anima, infatti nel collage “Guarda in alto” ci prospetta una vita spirituale da saggio, da vivere in armonia e serenità con noi stessi, godendoci le immense ricchezze e bellezze naturali che Dio ci ha donato in questa terra.E se abbiamo saputo godere di tali doni rispettandoli come rispettiamo le nostre cose personali, possiamo aspirare ad un dono ancora più grande nell’aldilà.E questo percorso, per acquisire l’immenso dono nell’aldilà, lo possiamo realizzare solo con la fede in Dio che Angelo Giudice ci propone in diversi collages di spiritualità e di santità come quelli di S.Lucia e S.Sebastiano.Quindi questi collage ci dicono: per poter vivere con serenità in questo mondo dobbiamo cercare fede, amore e carità.Sebastiano Moscuzza

venerdì 6 febbraio 2009

Canta come tu vuoi


Canta come tu vuoi
(Dedicata ad Adriano)

Giovane e incerto il tempo del fanciullo
racchiuso nella cassa dei ricordi
con le lancette ferme a mezzogiorno
inchiodate sul quadrante in madreperla

Un orologio pieno di rubini
con dodici numeri romani
l'ultimo oggetto caro abbandonato
nella bottega dei tuoi sogni strani

puntuale come sempre parte il treno
dalle stazioni povere del sud
pochi bagagli ma di speranze è pieno
assieme a gente che non si arrende mai

Ricominciare a vivere ogni momento
lavoro bestiale e molta dignità
troppa nebbia e muri di cemento
misteriosa metropoli la tua nuova città

Palazzi pallidi dentro labirinti
somigliano ai quartieri americani
cortili limitati da recinti
il cielo ferito dalle antenne

Il catrame ha sepolto il prato verde
i ragazzi giocano nella strada accanto
Quel mattino bussò la primavera
ti svegliò l'usignolo con il suo canto

Tu hai cantato con lui una giornata
hai cantato la passione con il cuore
la gioia immensa della nostra vita
hai cantato per la pace e per l'amore

Hai cantato per salvare la natura
contro ogni razzismo contro la guerra
contro l'inquinamento e la paura
contro tutti i veleni della terra

Coraggioso spesso incosciente
bravo intelligente a volte" rompipalloni"
simpatico polemico cantante
cinquant'anni di bellissime canzoni

Continui a regalarci tante emozioni
Molte generazioni ti ammireranno ancora
Giovani "Rock" di ieri di oggi e di domani
canteranno per sempre le tue canzoni.

Amedeo Nicotra-Siracusa-25/12/2008
In" Permanenza" sul sito:www.galleriaroma.it

PS: Questa poesia verrà recitata davanti al pubblico Siracusano,in omaggio al grande cantautore, per la 4°Edizione di "Poesie D'Amore"Organizzata dalla "Nuova Galleria Roma"che si terrà nel mese di Maggio 2009,presso il Salone Convegni,del
Palazzo Impellizzeri (Casa della Cultura)di Siracusa(Città d'Arte e Cultura,dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità)-

Collages



Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa

Collages
opere recenti di Angelo Giudice
7/17 febbraio
COLLAGES Con una sensibilità non comune e con molto garbo Angelo Giudice, in questa sorprendente mostra, si rivela artista dotato di un acume analitico e di una sfrenata fantasia artistica. Nel loro insieme le pagine pittoriche, presentate in questa bella mostra alla Galleria Roma di Siracusa, costituiscono una sorta di "puzzle" ben congegnato e carico di una vibrante tensione che a ben leggerla costituisce una affascinante lettura. Giudice ha smesso in quest'ultimo periodo le sue interessanti sperimentazioni con i sassi dipinti per sfogarsi nella sequenza di immagini variopinte che, talvolta, approdano in esplosioni fortemente emotive, rievocanti frammenti di vita vissuta o ricordi di fatti accaduti; il tutto raccontato con dei semplici ritagli di giornali o riviste. Ogni composizione rivela, in un magnifico gioco coloristico, la natura di sognatore di Giudice, natura riscontrabile in tutta l'opera sua: dagli acquerelli agli oli su tela alle pietre decorate sapientemente.

martedì 3 febbraio 2009

Corrado Di Pietro commemora Salvo Monica




A un anno dalla morte dello scultore e poeta Salvo Monica (7 febbraio 2008), Maestro indiscusso di molti artisti siracusani, la Galleria Roma intende ricordare la figura e l’opera del Maestro con una presentazione curata dal poeta e saggista Corrado Di Pietro.
Una riflessione sull’arte di Monica e sull’arte come stile di vita e ricerca dell’Assoluto, così come la intendeva lo scultore di Ispica e così come si apprende attraverso le sue opere di grafica, di scultura e di poesia.

domenica 1 febbraio 2009

Mrgherita Davì



Galleria Roma
via Maestranza 110
96100 Siracusa
ARTISTA IN PERMANENZA
Margherita Davì
Nata a Siracusa il 22 Dicembre del 1980 ,fin dall’infanzia dimostra una particolare predisposizione al disegno ed una spiccata sensibilità cromatica .Inizia il suo percorso artistico-formativo nel 1994 presso l’Istituto religioso delle Figlie di Maria Ausiliatrice a “Siracusa” dove frequenta un corso di formazione professionale di ceramica ed uno di mosaico ciascuno della durata di 2 anni ,qui’ consegue i titoli di “Ceramista” e “Mosaicista” .Durante gli studi per diventare mosaicista ,si accorge che nella realizzazione delle opere musive i suoi “assemblaggi” sono pittorici ,i passaggi cromatici graduali ,da ciò ha inizio la necessità di esprimersi attraverso un linguaggio diverso ,più libero da schemi ,che le permettesse di fondere i colori anzicché accostarli .Nel 1999 decide quindi di iscriversi all’Istituto Statale d’Arte “A. Gagini” di Siracusa ,dove intraprende il corso di decorazione pittorica e studia le diverse tecniche pittoriche :l’acquerello ,la tempera ,l’olio ,l’affresco ,studia discipline plastiche ,disegno dal vero ,storia dell’Arte .I primi anni di questo percorso sono segnati dall’Amore per il “bello” e per la pittura Rinascimentale ,prediligendo infatti una pittura figurativa ,legata alla realtà .In seguito si ritroverà orientata più su una pittura gestuale dalla pennellata sicura e dai colori vivaci ,ma non perderà comunque l’amore per il figurativo che rimarrà sempre una costante nelle sue opere ,infatti proverà a fodere l’astratto e il figurativo e a spaziare dal surrealismo di Dali’ all’astrattismo gestuale di Pollock .
Consegue il Diploma di Maturità di Maestro d’Arte nel 2004 con il massimo dei voti 100/100 e lode .Le opere attuali sono caratterizzate da una ricerca spirituale ,e da una libera espressione dell’anima..


Esperienze artistiche

Nel 2001-2003 partecipa al concorso di pittura “Premio Archimede” (CRAL-ONLUS) classificandosi al 2° posto .

Nel 2003 partecipa alla manifestazione “dal Bello al Bene” presso l’unità di medicina interna dell’Azienda Ospedaliera “Umberto 1°” di Siracusa .

Nel 2004 partecipa alla manifestazione “una goccia per la vita” FRATRES di Cassibile classificandosi al 2° posto .

Nel Marzo 2004 partecipa alla manifestazione Donne : arte , artigianato e cultura (A.N.D.IT) .

Nel Marzo 2004 partecipa al progetto : ”Come vedo l’Arte Russa” organizzato dal Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Nell’ottobre 2008 partecipa all’estemporanea di Pittura “Premio Reimann” dove si classifica al 1° posto .

Nel Dicembre 2008 partecipa alla mostra di pittura “Natale in Galleria”presso la Galleria Roma di Siracusa

lunedì 19 gennaio 2009

Arte e percezione visiva



Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria

ARTE E PERCEZIONE VISIVA
conversazione di
Nino Sicari
22/1/09 ore 18,30
Tentare di comprendere i legami che uniscono percezione visiva e arte è un’esperienza di grande interesse, perché alla persuasione di poter penetrare il senso profondo dell’opera d’arte, unisce la possibilità di apprendere qualche cosa di nuovo sul funzionamento del sistema nervoso.
La neurofisiologia moderna ha studiato e in parte capito alcune proprietà basilari della visione che indicano che certe informazioni visive sono più importanti di certe altre e subiscono un’elaborazione particolare, direi privilegiata nel cervello. Il risultato più attraente, nel contesto del nostro discorso, è l’esistenza di un cervello visivo, localizzato nel lobo cerebrale destro e quasi contrapposto a quella parte del cervello che presiede al linguaggio e che ha sede nel lobo sinistro. Forse è per questo che è così difficile parlare di Arte; perché le attività di un lobo, quello del linguaggio, vogliono interessarsi alle attività dell’altro lobo, il destro, il lobo più visivo, che tratta l’informazione in maniera diversa meno analitica, più globale, gestaltica ed anche più emotiva. Le più note teorie della percezione sono la teoria del Costruttivismo e quella della Gestalt. Secondo la prima teoria, l’immagine visiva è costruita di volta in volta, mentre secondo la teoria della Gestalt esistono schemi innati di organizzazione della percezione.Uno dei modi in cui le immagini visive possono essere costruite è quello suggerito dai filosofi dell’empirismo, secondo i quali la percezione è costruita da sensazioni elementari mediante un processo di associazione. La percezione visiva (costruzione dell’immagine) avviene per confronto dinamico fra l’informazione sensoriale fornita dall’occhio e le immagini precedentemente percepite e osservate in memoria. Secondo questa teoria, quindi, per “vedere” bisogna aver imparato a vedere.Nel campo delle arti figurative, molti storici dell’arte si rifanno alla teoria del Costruttivismo nell’interpretazione delle immagini pittoriche. Anche Gombrich si avvicina a questo modo di pensare. L’esperienza predisporrebbe i canali per l’analisi e l’interpretazione dell’informazione visiva. Questa sarebbe elaborata secondo schemi acquisiti, basati su esperienze precedenti, creando ordine nel caos dell’entrata visiva.

Ritorno alla sua Termini


Giovanni Migliara
l'Uomo,il Maestro, l'Artista
ritorno alla sua Termini
31 gennaio -28 febbraio 2009
Museo Civico "Baldassare Romano"
Termini Imerese

domenica 18 gennaio 2009

MOSTRA FOTOGRAFICA NATURALISTICA








Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
MOSTRA FOTOGRAFICA
NATURALISTICA di
Delio Mica

24 gennaio 3 febbraio

domenica 4 gennaio 2009

PER FOTO E PER AMORE


Galleria Roma
via Maestranza 110
Siracusa

PER FOTO E PER AMORE
VISIONI FATALI


Dal 10 al 20/01/2009

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Esplorare l’archivio di un fotografo è come addentrarsi in uno scavo archeologico alla ricerca di reperti, simboli, storie e motivazioni sepolte dentro scatole di cartone, ben areate, ma sepolte. Nulla cambia se l’area di scavo è quella del proprio archivio.
Sono stato autore di fotografia negli anni ’80/’90 quando l’immagine si produceva esclusivamente attraverso supporti e tecniche chimiche che comportavano un approccio con il mezzo fotografico sostanzialmente diverso da quello attuale. Lo scatto costituiva il primo atto di un processo irreversibile a cui seguiva lo sviluppo della pellicola e quindi il terzo passaggio finale, la fase di stampa. Ogni intervento doveva compiersi nei limiti delle alchimie concesse dai materiali che si era scelto di adoperare per ottenere un unico e definitivo risultato finale. Era fotografia “fatta a mano” esattamente all’opposto, quanto a tecnica, della fotografia “automatica” quella di cui oggi ci si può avvalere.
Oggi, a distanza di oltre un decennio durante il quale la fotografia digitale ha in pratica sostituito a tutto campo quella chimica, sono stato esortato dall’amico Corrado Brancato, art director della Galleria Roma di Siracusa, per una personale fotografica di stampe estrapolate dal mio archivio.
Ho accettato ben volentieri l’invito ed ho colto l’occasione per ritrovare il mio passato, quella parte della mia vita dove la fotografia occupava un ruolo preminente. Ho rivisto centinaia e centinaia di immagini, ritratti di amici, di clienti dello studio, di persone di cui addirittura non ricordo più il nome e ho rivisto luoghi e situazioni in una metamemoria fotografica che in pochi istanti si è ricomposta nella realtà del presente.Dal caos di tutte queste immagini ho selezionato con il cuore quelle a me più care, cioè quelle legate alla ricerca personale dell’extra-fotografico, al di là degli elementi connotativi e denotativi propri della fotografia alle quali, al tempo di queste ricerche, (1990 – 1993 ca), volli aggiungere il terzo elemento significante adottato nella concettualità fotografica, ovvero quella terza tesi che veniva proposta da Anton Giulio Bragaglia, teorizzata nel volume Fotodinamismo futurista (1911), da fotografi come gli americani A. Coburn e Man Ray, lo svizzero C. Schad, l’ungherese Làszlò Moholy-Nagy (Bauhus) e l’italiano Luigi veronesi che, proclamando l’importanza essenziale della ricerca riaffermavano e giungevano all’astrattismo.
Le stampe fotografiche che ho scelto per questa mostra sono quindi visioni ricavate dalla casualità degli eventi temporali e spaziali che ne hanno determinato la scelta definitiva e quindi fatale. Fotogrammi di sovrapposizioni di molteplici esposizioni o inserimenti di interventi manuali in fase di stampa che sovvertono il senso connotativo dello scatto per sublimare lo specifico fotografico in un resoconto intimo o intimistico delle mie esperienze personali.
Tutto questo è stato. Potrebbe ancora essere, ma il passato non può ingombrare il presente se non per conoscenza e saggezza, il futuro è evoluzione e l’arte della fotografia non è di certo esclusa da questa legge Universale.

Siracusa, 3 gennaio 2009


Salvatore Zito